1.Biglietto unico metropolitano
Viviamo in una delle zone più inquinate d’Europa, nel 2009 abbiamo già passato il limite di 35 giorni di polveri sottili in eccesso. Oltre il 40% del PM10 è causato dal traffico automobilistico. Il trasporto pubblico è l’unico via per ridurre l’inquinamento dell’aria e aumentare la qualità della vita degli abitanti. Attualmente esiste una sproporzione di servizio e di costo tra gli abitanti di Milano e quelli dell’hinterland, questi affrontano una spesa molto maggiore a fronte di una frequenza ridotta delle corse della metropolitana.
Il mio impegno è che la Provincia si faccia promotrice per l’introduzione del biglietto unico metropolitano che avrà validità per la stessa area omogenea, a prescindere dal mezzo o dai mezzi di cui ci si avvarrà per spostarsi e che porterà a una abbassamento dei costi per i pendolari
A sostegno di questo punto si può firmare la petizione on-line qui
2. Linate
L'aeroporto di Linate sorge ormai al centro di una zona densamente popolata che subisce i danni in termini di inquinamento dell'aria ed inquinamento acustico. Il Comune di Segrate continua ad approvare piani di lottizzazione a ridosso della struttura puntando a spostare le rotte sui comuni limitrofi. La gestione dell'aeroporto è in mano ad una commissione dalla quale sono esclusi molti dei comuni interessati dai disagi. Chiedo che comuni come Cernusco e Vimodrone che vengono sorvolati da un gran numero di voli possano accedere alla commissione, inoltre chiederò un ridimensionamento dei voli diretti a sud nelle ore destinate al riposo. Sono conscio che si tratta soltanto di un'azione palliativa, ma sarebbe un primo passo verso la direzione di ridimensionare lo scalo e ridurlo a city airport con vincoli che garantiscano i residenti.
3. Mobilità dolce
Costruire 1.000 km di piste ciclabili nella Provincia perchè la bicicletta sia un mezzo sicuro per andare al lavoro, a scuola, in giro. Ma la mobilità dolce sono anche mezzi pubblici di trasporto integrati con la possibilità di trasportare le biciclette in metropolitana (fuori dagli orari di punta), collegamenti orizzontali tra i paesi dell'hinterland, connessioni gomma (bus) rotaia (metro e passante) in grado di venire in contro alle esigenze di giovani e lavoratori, mezzi pubblici anche in orari notturni per chi lavora fino a tardi o esce la sera. Insomma un piano provinciale della mobilità dolce.
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