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L'immigrazione come risorsa, combattere la paura del diverso, ricchezza della diversità. Sono begli slogan ma purtroppo difficilmente sono tramutatili in pratiche buone perchè ci si lascia attirare dalle operazioni di immagine, vari tavoli, osservazioni, cabine di regia...

In Italia e all'estero esistono però buone pratiche che ho avuto la fortuna di poter studiare ed approfondire all'interno dei miei vari studi di Sociologia ed Educazione.

Il Portiere Sociale
All'interno di quartieri particolarmente disagiati, a Trieste, è stata proposta la figura del Portiere-Educatore. Il Portiere aiuta le persone che risiedono in un palazzo/quartiere ad esprimere le loro necessità facendo sì che queste da latenti diventino una domanda a cui le strutture comunali e statali possano dare risposta. E' una figura poliedrica e il punto di incontro privilegiato delle diverse risorse presenti sul territorio: agisce come educatore ed animatore comunitario ma anche consulente per gli adulti e le famiglie.

Formazione professionale mirata

Nelle periferie di Madrid, dove è fortissima la presenza gitana, ho studiato alcuni progetti che prevedevano interventi formativi concentrati nel tempo e volti soprattutto ai mestieri artigiani di cui c'è grande richiesta ma poca disponibilità di mano d'opera come la falegnameria e l'idraulica. Target privilegiato erano i giovani gitani che si preparavano a creare una famiglia alla soglia dei diciott'anni e non avevano così modo di seguire i tempi lunghi della formazione tradizionale. Formazione e lavoro sono i primi indispensabili passi verso l'integrazione.

Diritto di voto
Per storia personale e lavorativa mi sono trovato a combattere per i diritti civili e politici delle comunità immigrate. Il mio impegno, se verrò eletto in Provincia, è quello di presentare una mozione che chieda il diritto di voto per gli immigrati residenti, siano essi comunitari ed extracomunitari. Il Capitolo C della Convenzione di Strasburgo del 1992 lo prevede, già diversi comuni italiani l'hanno fatto senza aspettare il Governo nazionale.

E adesso un video musicale che più che una canzone è un manifesto programmatico, dedicato ad Abba:

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